Un mal di gola fuori della norma
Un mal di gola che non passa, che non vi permette di vivere bene la vostra vita al lavoro e di riposare di notte.
Che fare? Andare dal medico di famiglia, assumere un antibiotico che avete già in casa o sperare che tutto passi da solo? In realtà, tutte e tre le condizioni sono una aspettativa che a ciascuno di voi sarà capitato di portare dentro di sé.
Il fatto è che ogni paziente sa quanto il sintomo che lo affligge sia più o meno grave e diverso da quello che gli è capitato in precedenza. Però, sottovalutare un mal di gola persistente può portare a delle complicazioni.
Esistono diverse cause che possono determinare un mal di gola cronico, tra cui infezioni batteriche o virali, allergie, reflusso gastroesofageo, o persino condizioni più gravi come il cancro della gola. Ad esempio, l'infezione da streptococco è una delle cause più comuni di mal di gola e, se non trattata correttamente, può portare a complicanze come la febbre reumatica o ascessi peritonsillari.
Quando si deve consultare l’otorinolaringoiatra?
È bene consultare lo specialista nel caso in cui il mal di gola si ripresenta nel tempo con un’intensità davvero molto forte.
Inoltre, è importante prestare attenzione anche ai sintomi associati, come febbre alta, difficoltà respiratorie, o la presenza di placche bianche sulle tonsille, che potrebbero indicare un'infezione batterica o la presenza di calcoli tonsillari (tonsilloliti).
Una visita specialistica diventa indispensabile se il mal di gola è accompagnato da ingrossamento dei linfonodi, mal di testa, eruzioni cutanee, o se si verificano episodi frequenti di tonsillite.
La visita dallo specialista
I casi di mal di gola recidivi e intensi che arrivano all’attenzione delle nostre strutture vengono presi in carico con l’intento di:
- capire per quale motivo le tonsille non funzionano più correttamente
- somministrare adeguate terapie, il più delle volte farmacologiche o immuno-stimolanti, al fine di ripristinare le funzioni delle tonsille, se non nel migliore dei modi, almeno in modo compatibile con una buona qualità di vita per il paziente.
Perciò, contattare l'otorino pensando che togliere le tonsille possa essere l’unica strada risolutiva, prima ancora di una valutazione del quadro generale in cui la malattia delle tonsille si inscrive, è un pochino pessimistico.
È molto importante che uno specialista inquadri bene la malattia piuttosto che affidarsi all’automedicazione, pensando di gestire in autonomia la somministrazione di antibiotici che, se assunti con troppa frequenza, possono indurre una resistenza all'antibiotico stesso.
Per di più, l’uso inappropriato di antibiotici può alterare il microbioma della gola, favorendo l'insorgenza di infezioni ricorrenti e più difficili da trattare.
La tonsilla è un organo molto importante che agisce sulla salute respiratoria del paziente, sia esso un bambino o un adulto, e la malattia tonsillare va gestita in modo preciso dall'inizio fino a un eventuale intervento chirurgico, ascoltando la storia della persona, andando ad indagare gli esordi del mal di gola e senza illudersi di poter eliminare il mal di gola con uno schiocco di dita.
Tecniche chirurgie innovative per la tonsillectomia
Presso il nostro centro medico è possibile eseguire interventi di tonsillectomia attraverso l’utilizzo di Coblator e laser, procedure chirurgiche innovative che offrono un approccio meno invasivo per la rimozione delle tonsille, particolarmente indicate in ambito pediatrico.
Le tonsille palatine giocano un ruolo essenziale nel sistema immunitario dei bambini, fungendo da barriera protettiva contro le infezioni. Pertanto, la decisione di rimuoverle deve essere ben ponderata e supportata da criteri oggettivi, come l'infezione cronica e la presenza persistente di streptococco beta-emolitico di gruppo A (TAS elevato nel sangue), che può giustificare l'intervento.
Il Coblator utilizza radiofrequenze e una soluzione salina per rimuovere i tessuti a bassa temperatura (40-70°C), mentre la chirurgia laser impiega un fascio di luce ad alta intensità per tagliare e coagulare, offrendo un’altissima precisione. Entrambe le tecniche migliorano la guarigione rispetto ai metodi tradizionali.
Il Coblator permette di eseguire un taglio più netto e di ridurre il calore generato nei tessuti, limitando il danno termico e favorendo una guarigione più rapida. Ciò è di particolare rilevanza se si considera l'effetto Joule, un fenomeno comune legato alle tecniche elettriche tradizionali, che provoca una diffusione del calore e implica un potenziale maggiore danno ai tessuti.
Il laser chirurgico è una delle tecniche più avanzate e vantaggiose per eseguire la tonsillectomia. Rispetto ai metodi tradizionali il laser permette una rimozione delle tonsille con maggiore esattezza e minori rischi post-operatori.
Uno dei suoi principali vantaggi è la significativa riduzione del rischio di emorragie e di infezioni, grazie all’elevata precisione che minimizza il trauma ai tessuti circostanti.
Nel corso dell'intervento, il chirurgo lavora a stretto contatto con le vie respiratorie del paziente, perciò l'utilizzo del laser riduce notevolmente il rischio di complicazioni.
È essenziale che la rimozione delle tonsille sia completa, evitando di lasciare residui di tessuto (moncone tonsillare) che potrebbero causare complicazioni future.
L'intervento di tonsillectomia viene eseguito in anestesia generale e richiede solo una breve degenza ospedaliera, spesso limitata ad una notte, e il rapido recupero post-operatorio consente ai pazienti di tornare al più presto alla propria routine quotidiana.
Grazie all’impiego di Coblator e laser il nostro centro è in grado di offrire un approccio più sicuro e meno traumatico rispetto alle tecniche tradizionali.
Per maggiori informazioni e per fissare un appuntamento presso i nostri ambulatori, visitate la pagina contatti.