Naso, Naso Chiuso

Allergia al polline: rimedi

A primavera notate il naso che cola, cominciate a starnuitire e tossire, magari vi bruciano gli occhi? I sintomi potrebbero indicare una allergia al polline che si manifesta, a seconda della vostra sensibilità, in vari mesi dell’anno. L’allergia al polline non è un malessere di poco conto: a volte si manifesta anche con mal di testa, dolore all’orecchie, può arrivare sino alla diminuzione del senso del gusto e a pressioni al petto che possono fare preoccupare non poco chi ne soffre.

allergy season

Tutto ciò va poi a pesare sulle abitudini giornaliere, perché la fatica nel respirare si può tradurre in insonnia che porta ovviamente ad essere stanchi ed irritabili durante la giornata. I rimedi per alleviare il fastidio non mancano ma attenzione ai falsi miti: non è vero che si debbano evitare prati e campi, perché i pollini si diffondono ovunque, né serve a molto rimanere serrati in casa con porte e finestre chiuse. I pollini vi raggiungeranno anche ai piani alti della casa e non vi serviranno le mascherine.

Quali sono dunque i rimedi per un fastidio che interessa, solo in Italia, più del 15 per cento della popolazione?

Le corrette pratiche suggeriscono di evitare posti in cui l’erba è stata tagliata da poco, pulire i filtri dei condizionatori, scegliere come mete delle vacanze l’alta montagna o il mare. Ci sono alcuni cibi che aiutano: un paio di cucchiaini di miele al giorno due mesi prima del periodo critico possono essere un buon rimedio naturale, mentre gli alimenti consigliati per combattere l’allergia e il muco sono agrumi, fichi, uva, frutta e verdura di stagione.

Come si può notare, si tratta di abitudini di vita più che rimedi veri e propri. L’allergia al polline si può alleviare l’effetto con l’aiuto di farmaci. Ce ne sono di diversi tipi: i più diffusi sono forse gli spray nasali e i colliri ma non mancano le compresse e le creme per la pelle.

Spesso non c’è bisogno della ricetta medica (si tratta di farmaci generici) ma un consulto dal dottore di famiglia o da uno specialista potrebbe essere un buon accorgimento per valutare eventuali effetti collaterali. In particolare vanno valutate situazioni a rischio come la presenza di diabete, pressione alta, assunzione di altri farmaci. Da valutare anche, per quanto riguarda le donne, il periodo di gravidanza o allattamento.

Può essere utile farsi visitare da uno specialista anche per diagnosticare la pollinosi e la sua gravità. Tra i fattori da considerare, l’incidenza in famiglia di questo tipo di disturbi, lo stile di vita, la periodicità degli attacchi.

Si guarisce? Difficile farlo con rimedi naturali ma una strada che può percorrere il paziente è quello dell’intervento laser di riduzione dei turbinati. La migliore ventilazione del naso dà infatti sollievo a chi soffre di allergie e ipersensibilità ai pollini. La terapia chirurgica prevede l’operazione in anestesia generale con i tamponi nasali oppure, novità nel panorama della chirurgia al naso, trattamento in ambulatorio in anestesia locale e senza tamponi nasali.
Si tratta di una procedura ambulatoriale indolore e priva si sanguinamenti che è efficace anche nei pazienti affetti da rinite allergica.

Per portarla a termine si utilizzano sorgenti laser di vario tipo, scelte dal chirurgo dopo aver effettuato rilievi video endoscopici. A tre giorni dal trattamento dell’operazione il volume dei turbinati è tornato alla normalità e il paziente può respirare con naso libero. Inoltre e ripetibile a distanza di anni.

Si passa poi al test cutaneo, con il classico “prick test”. Si può accertare la diagnosi anche con analisi del sangue (Prist test o Rast test).

 

A cura del Dott. Alessandro Valieri,
Specialista in Otorinolaringoiatria, Ravenna, Bologna, Codigoro (Ferrara).